Neive – un borgo medievale tra le Langhe del Piemonte

Neive è un piccolo borgo medievale della provincia di Cuneo, in Piemonte. Fa parte dei Borghi più belli d’Italia ed è immerso nei filari dei vigneti che tanto caratterizzano questa zona: le Langhe.

Nonostante le sue piccole dimensioni ha molto da offrire ai visitatori, tanto da essere un’ottima meta per una gita in giornata.

Noi lo abbiamo visitato qualche settimana fa, approfittando di qualche giorno libero per esplorare un po’ la nostra regione di adozione.

In questo tour c’è anche un’importante novità: siamo infatti accompagnati da due nostri carissimi amici, già compagni di viaggio in altre avventure.

 

Come raggiungere Neive

Per gli spostamenti noi ci siamo potuti affidare all’organizzatissimo Dario che è il numero uno in fatto di treni, bus e collegamenti. Ma visto che non tutti hanno un Dario a portata di mano, ecco qui qualche indicazione.

Neive si trova circa a metà strada tra Alba e Asti, ed è collegata alle due città da un bus che parte dalle relative stazioni. Da Alba ci vogliono circa 15 minuti, mentre da Asti dista almeno una mezzora.

Partendo da Torino, si può raggiungere Alba con il servizio ferroviario metropolitano (sfm) in un’ora e tre quarti (se partite da Porta Susa trovate il diretto, mentre da Porta Nuova bisogna fare un cambio a Lingotto). Da Alba il pullman parte poco dopo l’arrivo di ogni treno.

[in fondo all’articolo trovate link utili per i trasporti]

Un primo tour nel centro di Neive

La fermata del bus di Neive si trova sullo stradone sottostante il borgo antico. È necessaria quindi una decina di minuti a piedi per raggiungere il paese. Solo dopo aver quasi terminato la strada provinciale, ci rendiamo conto che c’è un sentiero molto più ameno che sale tra i filari dei vigneti.

Proprio il paesaggio è la prima cosa che ci colpisce una volta arrivati a Neive. Il susseguirsi dei vigneti allineati, dal colore verdissimo in questa stagione, ci fa fermare un momento in ammirazione prima di entrare nel borgo.

Arriviamo alla Porta di San Rocco, uno dei due antichi ingressi della città. Di fronte alla porta, nella stessa piazzetta, si trova anche la Cappella di San Rocco, risalente al XV secolo, ma completamente ristrutturata nel 1783.

una chiesetta in mattoni rossi alla sinistra e a destra una delle vie in leggera salita che porta nel centro del borgo

 

Piazza Italia – il salotto di Neive

Saliamo quindi verso Piazza Italia, antico salotto della città. Da qualche tempo è stata chiusa al traffico preservando una certa tranquillità al centro cittadino. Qui si affacciano diversi caffè e ristorantini dove pranzare o godersi una pausa.

Piazza Italia è caratterizzata inoltre dai portici del Palazzo Comunale, antica sede del municipio, ubicato oggi presso Palazzo Borgese, dall’altro lato della piazza.

vista della piazza dall'alto, casette basse e gialle ai lati, tetti spioventi e dai coppi rossi, vasi fioriti ai lati della piazza
Piazza Italia vista dal balcone del Palazzo comunale

I vini di Neive

Ci troviamo pur sempre nelle Langhe, e come possiamo allora non parlare di vini? Proprio nelle Cantine di Palazzo Borgese si trova la Bottega dei 4 vini di Neive, che propone la degustazione e la vendita dei vini locali: in primo luogo il Barbaresco, seguito da Dolcetto, Barbera e Moscato. Purtroppo noi le abbiamo trovate chiuse e quindi non vi sappiamo dire altri dettagli (i giorni di chiusura sono il martedì e il mercoledì).

Le due Chiese

Proseguendo oltre Piazza Italia, ci ritroviamo ad ammirare di nuovo il paesaggio da una piccola terrazza panoramica. Alle nostre spalle si trova l’Arciconfraternita di San Michele. Come ci verrà poi spiegato dalla guida turistica, la chiesa venne data in custodia alla comunità macedone che desiderava avere un proprio luogo di culto, e fu adattata quindi al rito ortodosso. I macedoni rappresentavano infatti una buona fetta della popolazione, soprattutto tra coloro che si occupavano dei vigneti.

L’esterno si caratterizza per l’aspetto barocco e per i motivi creati dai mattoncini rossi, tipici dell’architettura piemontese. All’interno invece troviamo tutti gli elementi di una chiesa ortodossa: icone con sfondo dorato, iconostasi che copre l’abside e grandi tappeti a terra.

La chiesa parrocchiale cattolica, dei Santi Pietro e Paolo, si trova proprio a pochi passi da San Michele. Risale al XII secolo, ma fu completamente ricostruita in seguito nel XVIII secolo, mentre la facciata è ottocentesca.

La guida ci rivelerà, inoltre, un interessante aneddoto sul precedente parroco, il quale aveva avviato una propria cantina di vini, la “Cantina del Parroco” per l’appunto, quasi adiacente alla parrocchia. La cantina continua tutt’ora, dopo la sua morte, a portare avanti la tradizione vinicola.

Il pranzo in un’osteria locale

Ma a questo punto siamo arrivati all’ora di pranzo e un intenso languorino si impadronisce di noi. Cerchiamo quindi un posto dove assaggiare la cucina locale, e lo troviamo nella piazza principale nel Bar da Lele. Qui, oltre ad assaggiare un’ottimo vino della casa (se non a Neive, dove?) abbiamo la sorpresa di vederci serviti gli agnolotti al plin, tipico piatto piemontese, non “al” vin rosso, ma direttamente “nel” vino. Il cameriere infatti ci porta al tavolo i piatti di agnolotti sui quali versa direttamente un quartino di vino rosso riscaldato al punto giusto affinché non perda completamente la gradazione. Insomma una scoperta più che piacevole!

tavola dell'osteria, in primo piano il piatto di agnolotti al vino rosso

 

La Torre dell’Orologio

Finito il nostro pranzo ci dirigiamo all’ufficio turistico, esattamente di fronte all’osteria, per poter fare un piccolo tour guidato del borgo e salire sulla Torre dell’Orologio, al modico costo di 5€.

La Torre comunale testimonia i tempi d’oro del Medioevo, in cui la città godeva dello statuto di Libero Comune. La Torre venne più volte distrutta e ricostruita sempre più alta.

Arrivati alla cima, possiamo osservare il borgo sottostante, caratterizzato dal rosso dei coppi usati per i tetti, tratto tipicamente piemontese, e le colline circostanti, segnate dei filari dei vigneti.

Il panorama dalla Torre dell’Orologio

La Distilleria Levi

Il Museo della Donna Selvatica

Scesi dalla Torre, veniamo guidati ancora nel vecchio palazzo comunale, che ospita attualmente il Museo della Donna Selvatica.

L’esposizione vuole commemorare l’eccentrica figura di Romano Levi, antico proprietario della Distilleria Levi di Neive. Oltre ad essere diventato, assieme alla sorella, proprietario della distilleria di famiglia all’età di soli 17 anni, Romano Levi è famoso in tutto il mondo per le sue etichette artistiche eseguite sul momento che apponeva alle bottiglie. Ciò che le caratterizza è proprio l’estemporaneità sia del disegno, fatto con pochi e semplici tratti, che della poesia che spesso li accompagna. Alcune bottiglie di Grappa Levi con etichetta originale possono oggi costare fino a 100€.

tre bottiglie di Grappa Levi con etichette artistiche di Romano Levi raffiguranti la donna selvatica (una forma femminile o un viso femminile stilizzati) e qualche verso poetico di accompagnamento
alcune etichette di Grappa Levi raffiguranti la donna selvatica

La donna selvatica è uno dei soggetti principali delle etichette e simboleggia la figura tradizionale, in parte immaginaria e in parte reale, della donna di Langa: lavoratrice, indipendente e dallo spirito libero, capace di occuparsi della casa e della vigna.

La Panchina Gigante di Neive

Negli ultimi anni sono diventate un’attrazione turistica di per sé, spopolando soprattutto sui social. Le Panchine Giganti sono nate proprio nel Piemonte, nella zona delle Langhe, da un’idea del designer Chris Bangle, americano trasferitosi in Italia.

L’idea è quella di far tornare un po’ bambini, quando tutto sembrava più grande di noi, e al tempo stesso promuovere i bellissimi panorami delle Langhe.

Quella di Neive è la numero 23, verde smeraldo.

Noi la troviamo dopo esserci persi un po’ per i vigneti circostanti, un perdersi abbastanza piacevole a dirla tutta. Per raggiungerla bisogna uscire dal borgo passando per la seconda porta, quella di San Sebastiano.

Dopo aver scattato qualche immancabile foto (soffrendo tantissimo perché nel momento in cui arriviamo la Panchina è arroventata dal sole) decidiamo che è il momento di incamminarci verso la fermata dell’autobus e rientrare a Torino.


Indicazioni utili

Prima di salutarvi e lasciarvi alla prossima avventura, vi lasciamo qualche link utile per un tour a Neive.

Trasporti
Attrazioni

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39 Risposte a “Neive – un borgo medievale tra le Langhe del Piemonte”

  1. Ho una cara amica che vive a Neive e mi dice sempre di andarla a trovare: devo proprio andarci! Non immaginavo che fosse così bella e particolare, mi piacerebbe scoprire meglio queste zone! Mi salvo l’articolo così da rileggermelo quando programmerò la gita!

    1. Allora devi assolutamente approfittare! Sono contenta di averti dato informazioni utili, se avrai bisogno quando sarà il momento chiedi pure 🙂

  2. Ci sono stata a fine settembre durante un tour italiano che ha toccato ben 7 regioni. E quanto è carina Neive come molti altri borghi delle Langhe e come si mangia bene, mi torna una voglia di Ravioli del Plin.

  3. Sono sempre alla ricerca di nuovi borghi da visitare e questo mi sembra davvero carinissimo, non l’avevo mai sentito! Spero di poter tornare a viaggiare presto, sarà sicuramente una delle prime tappe!

  4. Le Langhe e Neive in particolare, erano nella mia wish list per questo autunno! …non vedevo l’ora di ammirare i paesaggi piemontesi in assoluta tranquillità… poi è arrivato il lockdown light (NOVEMBRE 2020) bruttissimo a mio avviso, che ci ha separato.
    Mi salvo il tuo articolo comunque, amo questa zona e la sogno da troppo tempo!!!

    1. Caspita ci credo! Mi spiace tu debba rimandare… se avrai bisogno, quando sarà il momento, sentiti libera di chiedermi 🙂

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