Il Bolo Rei: Il Dolce di Natale portoghese

Integro volentieri le fila della nostra rubrica sui dolci tradizionali e vi parlo questa volta del dolce di Natale portoghese per eccellenza: il Bolo Rei. Questo dolce rappresenta per il Portogallo quello che per noi può essere il Panettone o il Pandoro… basta portarlo in tavola, o regalarlo, ed è subito Natale!

Questa volta siamo davanti a un dolce che porta con sé millenni di storia, leggenda e tradizione. Se siete curiosi restate con me fino alla fine, ne scoprirete di tutti i colori! Prima, però, vi faccio un po’ leccare i baffi con una piccola descrizione di questa prelibatezza.

Una corona d’oro e di pietre preziose

Il Bolo Rei (“torta del re o dei re”) è un dolce molto colorato a forma di ciambella, o, per restare in tema regale, di corona.

Per quanto riguarda gli ingredienti non ci si discosta più di tanto dal nostro Panettone. Anche qui troviamo infatti uvetta e canditi, insieme ad altra frutta secca come noci, pinoli e mandorle. Non può poi mancare una goccia di Porto per dare quel tocco di Portogallo in più. L’impasto è morbido, ma con una lievitazione non troppo accentuata, tanto da ricordare un po’ il nostro panettone genovese, più basso e con una pasta più piena rispetto al panettone classico.

Per renderlo ancora più grazioso, viene aggiunto dello zucchero a velo, concentrato in alcuni punti del ciambellone.

Che acquolina a scrivere queste cose…!

vetrina piena zeppa di bolo rei coloratissimi
Il Bolo Rei, da NCultura.pt

Usanze e tradizioni

L’aspetto più particolare e più simpatico del dolce di Natale portoghese riguarda l’antica tradizione di nascondere una fava secca e un piccolo regalino: un oggettino di solito fatto di metallo.

Il giochino metallico portava buona sorte al commensale che lo avesse trovato nella propria fetta (un buon compromesso in effetti in confronto al rischio di soffocamento o al mal di denti provocato dal suo morso). Chi invece addentava la fava, avrebbe dovuto portare il prossimo Bolo Rei agli altri invitati.

Chiaramente oggi non possono più essere commercializzati alimenti con oggetti nascosti all’interno, ma per chi fa in casa il proprio Bolo può essere un modo per portare avanti la tradizione.

Le origini del Bolo Rei

Il nome del dolce, visto che siamo in tema natalizio, potrebbe farvi pensare ai Re Magi. Giusto. Ma andiamo con ordine.

Tra storia antica e leggenda…

Questo tradizionale dolce portoghese, e l’usanza di inserire una fava secca al suo interno, hanno in effetti origini molto antiche che risalgono all’epoca romana. Pare infatti che durante i banchetti dei Saturnalia – festeggiamenti in omaggio al dio Saturno – fosse uso eleggere un “Re della festa”, e quale miglior metodo di nascondere una fava secca all’interno di un dolce rotondo?

Parlando invece di leggende, si narra che per decidere chi tra i tre Re Magi dovesse per primo porgere il dono a Gesù Bambino, si fece affidamento proprio a una fava nascosta in una torta: chi dei tre l’avesse trovata avrebbe consegnato il proprio omaggio per primo. Sempre seguendo i miti e le storie tramandate, il Bolo Rei sarebbe il simbolo dei tre doni dei Magi: la crosta dorata rappresenterebbe l’oro, La frutta candita la mirra e l’aroma di torta appena sfornata l’incenso. La forma stessa del dolce di Natale ricorda inoltre una corona con pietre preziose incastonate al suo interno.

I Re Magi, opera di Luzzati
I Re Magi di Luzzati

… Fino ai giorni nostri

Andiamo ora un po’ più avanti negli anni per giungere alla vera origine del Bolo Rei per come lo conosciamo oggi. Ci spostiamo però in Francia. Ebbene sì, il dolce di Natale portoghese per eccellenza ha in realtà, almeno in parte, origini francesi.

Alla Corte di Luigi XIV esisteva infatti un certo Gâteau des rois, prodotto e mangiato tra il giorno di Natale e l’Epifania, di cui esistono diverse testimonianze. Successivamente alla Rivoluzione Francese il dolce, con la sua connotazione “reale”, fu proibito, o meglio, ne venne proibito il nome. Il Gâteau era probabilmente troppo buono per essere semplicemente dimenticato, e così i maestri pasticceri continuarono a produrlo, semplicemente variandone il nome in Gâteau des San-Cullottes (mica scemi, eh?).

In Portogallo pare che sia la Confeitaria Nacional di Lisbona la pasticceria dove per la prima volta venne sfornato il dolce di Natale portoghese, attorno al 1870. Il dolce ricalcava con qualche adattamento, guarda caso, un’antica ricetta francese.

Quadro intitolato con il nome francese del dolce di Natale portoghese
Gâteau des rois” di Jean Baptiste Greuze

Varianti del Bolo Rei

Esistono davvero molti dolci simili a quello portoghese, sia in Europa che oltre-oceano. Tutti sono accomunati per la forma a ciambella e per il colore dato dalla frutta candita, oltre che dalla connotazione “regale” nel nome. Oltre al Gâteau des rois francese, esitono il Tortell de reis in Catalogna, la Brioche des rois sulle Alpi Provenzali, il Roscón de reyes a Maiorca, la Rosca de reyes in Messico…

Per le pari opportunità vi segnalo inoltre che esiste in Portogallo anche il Bolo da Rainha (“Torta della Regina“). Si differenzia dal Bolo Rei per il fatto di non avere la frutta candita e le uvette, ma solo frutta secca.

Versione "femminile" del dolce di natale portoghese: il Bolo da Rainha
Bolo da Rainha, da Receitas da Sissi

Termina qui il nostro viaggio culinario di Natale. Spero di avervi messo fame a sufficienza (no panic, siamo nel periodo giusto) e ci rivediamo al prossimo dolce!


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13 Risposte a “Il Bolo Rei: Il Dolce di Natale portoghese”

  1. Somiglia mlto al pandolce genovese nella versione con i canditi! Non avevo mai provato il Bolo Rei. Segno assolutamente, in teoria se tutto va bene per l’estate ho segnato il Portogallo come meta da visitare e magati provo.

  2. Non sono una grande esperta in cucina e questo dolce Portoghese per me é una bella scoperta, non sapevo che dietro a questo dolce ci fosse questa storia. Dall’aspetto deve essere buonissimo,mi piacerebbe assaggairlo.

  3. Devo dire che è molto scenografico e non conoscevo nemmeno la leggenda legata a questo dolce che trovo fra l’altro davvero interessante

  4. Non conoscevo questo tipo di dolce, ma mi é piciuto leggere la storia che c’é dietro. Trovo molto affascinate come una ricetta abbia origini molto antiche.

  5. WOW .. Non conoscevo assolutamente questo dolce tipico portoghese e che vorrei assolutamente assaggiare! Chissà se si trova anche in altri periodi dell’anno o se è una leccornia esclusiva di NATALE?

    1. Giusta osservazione! Guarda sono quasi certa che in alcune pastarias almeno o delle citta più grandi potrai trovarlo anche in altri periodi 😉

  6. molto interessante la storia che non conoscevo della fava all’interno del dolce che avrebbe decretato quale Magio avrebbe portato per primo il dono a Gesù. A me questo dolce ricorda tantissimo la Galette des Rois che il giorno dell’Epifania si mangia in Provenza però non avevo mai pensato al significato dei suoi ingredienti e dei suoi colori che effettivamente richiamano la corona e i dono dei Magi venuti da Oriente

    1. Sì anch’io ho scoperto cose nuove documentandomi per scrivere quest’articolo! Dietro ogni piatto tradizionale c’è sempre una lunga storia… 🙂

    1. Hai fatto bene! È vero nelle città più grandi si riesce a trovare anche al di fuori del periodo natalizio…

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